Decorazioni materiche, decorazioni acriliche, stucchi: l’arte del design d’interni necessità di maestria tecnica, attenzione assoluta alla cura del dettaglio e strumenti adeguati, cioè pennelli di alta qualità sia per la preparazione dei supporti sia per le finiture.
La decorazione d'interni di alta qualità del Sud Italia
Nelle regioni dell'Italia meridionale in particolare esiste una forte tradizione in tal senso, oggi accompagnata da un continuo sforzo di aggiornamento delle tecniche di lavoro sui diversi tipi di materiali, come p esempio il finto marmo e la pietra spaccata. La clientela privata nel Sud Italia è infatti mediamente molto esigente in materia di qualità del lavoro, come testimonia Gianluca Pasculli, giovane ed affermato decoratore d'interni pugliese e formatore tecnico del settore.
In collaborazione con il produttore italiano di pennelli strutturali di alta qualità Pennellificio Pol (
https://www.pennellificiopol.com/) cliente di MGG, Pasculli tiene corsi di aggiornamento per decoratori professionisti con una rivisitazione delle tecniche di lavorazione su finto marmo, pietra spaccata ed altri materiali.
Un materiale rivisitato dei tempi dell'antica Roma
Oltre ai rivestimenti materici a spessore che si utilizzano moltissimo nell'interior design di qualità nel Sud Italia (calce idrata, calce idraulica, argilla), sta crescendo la popolarità anche di un tipo di materiale che veniva usato ai tempi degli antichi romani per la costruzione di edifici ed infrastrutture tipo i ponti. Questo materiale, rivisitato in chiave moderna togliendo gli elementi che gli conferivano proprietà di resistenza meccanica e alla compressione, è oggi usato per la decorazione d'interni attraverso l'integrazione di minerali e pietre che conferiscono una nuance gradevole negli spazi interni.
Che caratteristiche devono avere i pennelli usati dai professionisti in questo campo?
Sull'evoluzione dell'utilizzo dei pennelli nelle tecniche di interior design, Pasculli spiega come oggi questi strumenti non siano più utilizzati solo per le finiture ma siano diventati fondamentali anche per la preparazione dei supporti: "Il finto marmo o l'argilla, solo per fare un esempio, hanno bisogno di supporti che aggrappano, quindi il pennello non lavora più su una superficie liscia ma deve contrastare un quarzo anche 0,4 e 0,5".
Con i vari tipi di materiali utilizzati nelle diverse fasi di preparazione necessarie, il pennello incontra oggi materiali molto duri. Pertanto servono setole molto più resistenti di quelle che si usavano fino a pochi anni fa, che non si consumino su pochi metri quadri di superficie di lavoro.
"Questo è uno dei motivi perchè anche per i pennelli di segmento top le setole sintetiche vengono utilizzate molto di più rispetto a quelle naturali, anche se la qualità di quest'ultime rimane superiore", osserva Pasculli.
Per la clientela più esigente del Sud Italia è d'uso utilizzare intonaci e stucchi con una grana finissima (0,02 o 0,01). Il semplice stucco in pasta è talmete fine che se si passa un èò di più la spatola, lo si lucida e diventa uno stucco veneziano. I pennelli vengono utilizzati per la preparazione iniziale di lavabili, stucchi veneziani, stucchi acrilici e tutte le decorazioni che hanno un effetto velluto o cuoio alla mano. E anche quando si tratta di applicazioni su parete lavabile a rullo, per un lavoro a regola d'arte i pennelli sono necessari. Infatti dopo la prima mano a rullo, che serve per evidenziare tutti i difetti lasciati dalla rasatura sulla superficie, si oscura l'ambiente e alla sola luce di un faro radente ak muro i decoratori stuccano ogni minimo raschietto e ogni minimo buchino, lavorando con pennelli e spatole, per poi procedere con la stesura finale di altre due mani di lavabile e rullo.
I pennelli grandi
I plafoni si usano per esempio per stendere velocemente, come necessario, le resine all'acqua su grandi superfici. Ma il plafone è importante anche sulla pietra spaccata e sulle pareti con gli stencil (pareti materiche vintage che raccontano una storia, effetto "consumato dal tempo"). "Nel momento in cui la parete viene finita con l'applicazione degli stencil, va protetta prima di essere dipinta e definita. E lo si fa con un plafone, mentre in passato si utilizzavano spugne che però si deterioravano rapidamente sulle asperità degli stencil, che non possono essere carteggiati, e sulla pietra spaccata, costringendo i decoratori a uno snervante lavoro di rimozione a mano dei singoli frammenti della superficie", sottolinea Pasculli. "Utilizzare un grande pennello con setole acriliche dalle elevate proprietà di resistenza su questo tipo di asperità, anzichè spugne, permette di completare in un quarto d'ora con uno strumento ancora sano un lavoro per il quale prim si impiegavano due ore".
I pennelli piccoli e quelli artistici
Le pennellesse piatte piccole (4-5 cm) invece di solito vengono usate per gli smalti assorbenti per i profili, ma il loro impiego è più raro perchè in Italia sono utilizzate soprattutto dai maestri della generazione di professionisti che oggi hanno 50-60 anni. mentre i pennelli piccoli o le ovaline si usano per stendere prodotti densi, come smalti Shabby chic e prodotti decapati cioè materiali che devono essere o profondamente carteggiati per farne il rilievo o che devono rimanere lucidi, perchè per la loro conformazione e le setole più corte questi strumenti comprimono meglio il materiale assicurando una stesura omogenea sul supporto ed evitando le righe in superficie.
Arrivano poi dal mondo delle belle arti i pennelli utilizzati oggi anche nell'edilizia leggera, per esempio per fare le venature del finto marmo: quindi pennelli molto piccoli con un serbatoio molto ampio e setole particolari, "oggi utilizzati da decine di migliaia di decoratori" sotolinea Pasculli.